Deep Research ora per tutti

Deep Research di ChatGPT è ora accessibile agli utenti Plus, Team, Edu ed Enterprise. Consente ricerche approfondite con citazioni, ma con limiti di utilizzo. La funzione è semplice da usare e offre report dettagliati.

Deep Research ora per tutti

Deep Research di ChatGPT è una nuova funzionalità di ricerca approfondita che ora è accessibile a un numero maggiore di utenti. Fino a poco tempo fa, solo gli abbonati al piano Pro potevano usufruire di questa opzione, ma ora anche gli utenti dei piani Plus, Team, Edu ed Enterprise possono approfittarne. Questo strumento permette di effettuare ricerche dettagliate con citazioni, aumentando le possibilità di ottenere informazioni più complete e accurate. Tuttavia, è importante notare che ci sono limiti nell'uso di questa funzione e che gli utenti gratuiti non possono accedervi. Questi cambiamenti sono stati introdotti con l'obiettivo di migliorare l'esperienza di ricerca per gli utenti paganti.

Il funzionamento di Deep Research è semplice. Gli utenti devono accedere alla versione web di ChatGPT e digitare la loro domanda. Possono anche caricare file di contesto per arricchire la ricerca. Una volta attivata la funzione, la ricerca può richiedere da 5 a 30 minuti a seconda della complessità della richiesta. Al termine, gli utenti ricevono una notifica che informa che il report è pronto, completo di un riassunto dei passaggi e delle fonti utilizzate. Questa novità rappresenta un passo avanti significativo nella personalizzazione delle ricerche, consentendo agli utenti di ricevere risultati più pertinenti e dettagliati.

Oltre ai report, OpenAI ha in programma di aggiungere ulteriori funzionalità nei prossimi aggiornamenti. Queste includeranno immagini, visualizzazioni di dati e output analitici per rendere i report ancora più utili. Gli utenti potranno anche collegare fonti di dati specializzate per migliorare la precisione delle informazioni. Nonostante i limiti attuali, Deep Research ha un grande potenziale per rivoluzionare il modo di condurre ricerche online. OpenAI ha classificato questa funzione come a 'rischio medio' nel suo Preparedness Framework, ma se sarà in grado di mantenere le promesse, potrebbe cambiare radicalmente l'approccio alla ricerca delle informazioni.